Cuore e Circolazione
- LDH
E’ un enzima che viene rilasciato nel sangue in presenza di cellule danneggiate. Per questa ragione funge da indicatore di un possibile danno ai tessuti.
- CPK
E’ un enzima che interviene nel meccanismo energetico associato alla creatina, ed è presente nei muscoli, nel cuore e nel cervello. Un suo valore aumentato può evidenziare una sofferenza muscolare, un trauma, ma anche la presenza di patologie legate al cuore.
- CK MB
Un isoenzima concentrato soprattutto a livello del muscolo cardiaco. Di conseguenza, i valori di CK-MB nel sangue possono essere misurati per monitorare lo stato di salute del cuore.
- PRO BNP
Può essere utilizzato sia per la diagnosi di insufficienza cardiaca (scompenso cardiaco), per determinarne la gravità e anche per valutare la risposta del paziente alla terapia.
- TROPONINA
La troponina è una proteina presente nei muscoli scheletrici e nel miocardio e la sua concentrazione nel sangue aumenta in presenza di infarti o altri danni a carico del cuore.
- MIOGLOBINA
E' un indicatore non specifico dell'infarto miocardico e deve essere accompagnata da un altro marcatore cardio-specifico come la troponina cardiaca.
- ANTITROMBINA III
E’ una proteina che contribuisce a regolare la formazione del coagulo ematico. Un'alterazione quantitativa o la disfunzione di questo fattore aumenta il rischio di fenomeni tromboembolici.
- DDIMERO
Questa sostanza tende a essere riscontrata nel sangue, laddove c'è stata la presenza (giustificata) di precedenti coaguli nell’organismo.
- FIBRINOGENO
Indipendentemente dalle cause, l'aumento dei valori di fibrinogeno è associato a un rialzo del rischio cardiovascolare. Più fibrinogeno in circolo significa infatti una maggiore tendenza del sangue a coagulare, e viceversa.
- PT
Il PT misura la funzionalità e l’attività dei fattori della coagulazione VII, II, V, X e del fibrinogeno. Il tempo di protrombina è utile per valutare la funzionalità e l’attività di cinque dei dodici fattori della coagulazione: I (fibrinogeno), II (protrombina), V (proaccelerina), VII (proconvertina) e X (protrombinasi).
- PTT
Il PTT è indicativo della quantità e della funzionalità di alcune proteine chiamate fattori della coagulazione, che svolgono un ruolo importante nella formazione del coagulo in caso di lesione di un vaso sanguigno. Se questo parametro è molto elevato, il paziente presenta un aumentato rischio di sanguinamento spontaneo.
- Proteina S e Proteina C
La proteina S è una proteina plasmatica ha il compito di contrastare la trombosi (intesa come un'eccessiva attività coagulativa), mantenendo fluido il sangue. In altre parole, la proteina S è un anticoagulante fisiologico.
La proteina C coagulativa, Insieme alla proteina S, contribuisce a limitare l’estensione dei coaguli inattivando determinati fattori della coagulazione (fattore V e VIII). Senza queste proteine, dunque, i coaguli potrebbero formarsi in modo incontrollato, col rischio che si sviluppi una trombosi.